Palazzo Ducale di Mantova, Michelangelo Pistoletto
A Palazzo Ducale di Mantova espone Michelangelo Pistoletto, con la personale “Terzo Paradiso” che apre i battenti dal 23 Marzo e che si protrarrà fino al 12 Giugno 2018. Il vernissage per la stampa si è svolto qualche giorno fa, alla presenza del maestro biellese. La direzione del complesso museale di Palazzo Ducale ha scelto l'appartamento della Rustica ed il cortile della Cavallerizza. Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Moz-Art (arte contemporanea) ne hanno condiviso la localizzazione e presentato ai media locali uno dei più importanti artisti del Novecento, in Italia e in Europa, animatore di quella che viene definita “arte povera”: un movimento artistico dove gli autori utilizzavano del materiale di scarto per le loro creazioni.
Materiali poveri come legno, carta, ferro, stracci, scarti industriali che trovavano nuova vita grazie all'estro inventivo di autori come Michelangelo Pistoletto. Che, con molta probabilità, deve avere ereditato il suo estro dal padre, restauratore di quadri, portando in seguito a sviluppare la sua vena artistica e mostrarla nei musei di arte moderna. All'interno dei quali ha esposto il suo pensiero più profondo, riuscendo a trasmetterlo anche con una sola immagine. Il maestro Pistoletto è conosciuto anche come l'artista degli specchi, non solo per l'utilizzo degli stessi, ma anche per l'uso che fa delle superfici riflettenti, siano esse plastificate oppure in acciaio inox lucidato.
Per questo motivo, nell'espressione artistica del Nostro, rivestono particolare importanza i cosiddetti “quadri specchianti”, realizzati a partire dagli anni Sessanta: immagini su superficie riflettente, ripassate a pennello, con l'artista che vuole far partecipare lo spettatore nell'immagine: il suo riflesso diventa parte integrante dell'opera d'arte! Parlare, tuttavia, solo di immagine riflettente sarebbe scioccamente riduttivo. Ciò perché il suo espressionismo va al di là di tutto e si ricolloca, spesso, in un nuovo concetto di arte visiva.
Si rimane colpiti, per esempio, di fronte alla Venere degli stracci: una creazione rappresentata con un calco in cemento di una Venere classica, rivolta verso un cumulo di stracci. L'esposizione fu realizzata al castello di Rivoli, presso il museo di arte contemporanea. Tornando alla mostra di Palazzo Ducale a Mantova, la creazione di “Terzo Paradiso” fa riemergere un ricordo vissuto nel 2015, quando Michelangelo Pistoletto radunò centinaia di giovani sulla spiaggia di Gallipoli, in Puglia, per stendersi e ridisegnare, coi loro corpi, il simbolo da lui creato: una rielaborazione del segno matematico dell'infinito.
Come affermò lo stesso maestro Pistoletto, “...il progetto del Terzo Paradiso consiste nel condurre l'artificio, cioè la scienza, la tecnologia, l'arte, la cultura e la politica a restituire vita alla Terra. Terzo Paradiso significa il passaggio ad un nuovo livello di civiltà planetaria...con il Nuovo Segno di Infinito, si disegnano tre cerchi: quello centrale rappresenta il grembo generativo del Terzo Paradiso”.